L’Adolescente necessita del riconoscimento della fatica del proprio sforzo evolutivo e richiede di poter essere ascoltato e compreso, meglio se da un adulto differente dai propri genitori.
Il Pediatra rimane la figura di riferimento anche nel contesto dell’Adolescenza, e non dovrebbe mai inviare il ragazzo al Neuropsichiatra, senza prima aver posto un chiaro quesito diagnostico.
Il Pediatra deve essere in grado di riconoscere e comprendere, da minimi segni o sintomi, il malessere dell’Adolescente;
deve rispondere all’impellente bisogno dell’Adolescente di essere ascoltato, rassicurato o contenuto.
Questa buona prassi si rivelerà utile anche al Neuropsichiatra, nel caso ce ne fosse bisogno, perché l’invio del paziente potrà avvenire con uno o più quesiti specifici, favorendo il contesto di cura più adeguato.
Lo strumento clinico utilizzato dal dott. Lando con gli Adolescenti è la Metodologia Kairologica, cui è dedicato uno spazio specifico nel sito.